Meritorio Presidente della Repubblica Italiana,
non le scrivo per farle presente che nessun consenso elettorale autorizza chiccessia a commettere qualsivoglia eventuale illegalita` senza essere per cio` perseguibile e condannabile, perche` questo lo sa meglio di me; le scrivo invece per invitarla a condividere questo sapere con quei cittadini che sembrano non esserne consci.
E poiche` l'articolo 92 della Costituzione le conferisce l'onere della nomina del Presidente del Consiglio dei ministri che, in base all'articolo 1 comma 3 della legge numero 400/88, presta giuramento con la formula rituale "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione", non posso che rivolgere a lei una richiesta di valutazione se nell'operato di qualche suo nominato si riscontri lo spergiuro.
Conosco cittadini, fra cui il sottoscritto, convinti di si`; e cioe` che l'esercizio delle funzioni di alcune importanti personalita` di governo non sia stato nell'interesse esclusivo della nazione in passato cosi` come non lo e`, in relazione alle medesime personalita`, oggi.
Indipendentemente dall'ipotesi che possa esistere un qualche consenso elettorale che autorizzi allo spergiuro istituzionale, solo una sua pubblica ed argomentata dichiarazione contraria alla nostra convinzione avrebbe l'autorevolezza necessaria a farci cambiare idea.
E` il testo di una missiva alla Presidenza della Repubblica che ho inviato questo pomeriggio tramite l'apposito servizio del sito "www.quirinale.it". Perche` un conto e` non mantenere le promesse fatte ai propri elettori un altro, di ben piu` ampia portata, e` lo spergiuro istituzionale.
Per esempio, l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri sta palesemente esercitando le sue funzioni non nell'esclusivo interesse della nazione bensi` anche in quello personale, come del resto ha gia` fatto presiedendo precedenti governi.
Breve promemoria tratto da Wikipedia...
- modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002)
- la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001)
- l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003), mai entrata in vigore in quanto dichiarata incostituzionale
- la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002)
- la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi) ("Legge ex-Cirielli", 251/2005)
- l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
- l'introduzione dell'inappellabilità da parte del pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600)
- la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004)
Invito i lettori che a loro volta si sentissero presi in giro dai suoi giuramenti di fronte al Presidente della Repubblica a chiedere anche loro a quest'ultimo la sua opinione al riguardo.