Aldo, Giovanni e Giacomo sono operai specializzati di una piccola azienda.
Lavorano circa 1800 ore l'anno e nelle annate in cui gli affari vanno bene non si fanno grossi problemi, vanno dal padrone e pretendono in premio parte degli utili non reinvestiti in azienda; si` insomma, quelli che si sarebbe volentieri intascato lui per intero.
Veramente la prima volta c'e` voluta la minaccia di un prolungato sciopero per convincerlo ma nelle occasioni successive e` stato tutto piu` facile...
Il titolare dell'azienda, infatti, e` uno di quelli che ha ben chiaro il rapporto domanda/offerta. Se tutti gli operai adatti e disponibili "sul mercato" lavorano gia` per lui non ha alcuna possibilita` d'imporre le proprie condizioni perche` mandando a quel paese anche uno solo di essi pregiudicherebbe la produzione. Il suo ragionamento e` che finche` intravede, nel lungo periodo, la possibilita` di sostenere una buona media di utili puo` permettersi di cedere alle richieste dei dipendenti.
Diverso sarebbe se la prospettiva fosse di rimetterci, solo in quel caso preferirebbe chiudere.
Certo ci sono anche momenti difficili per tutti i protagonisti della nostra storia, come quando e` il mercato a determinare un calo di produzione.
Aldo, Giovanni e Giacomo, preoccupandosi di accedere a tutte le informazioni necessarie, lo sanno bene e in una infelice annata hanno ridotto le proprie ore di lavoro a 1200, con conseguente diminuzione di reddito del 33%... una bella botta!
Ma proprio in quell'occasione al padrone viene un'idea che mette in atto alla successiva situazione di crisi...
Trovandosi nuovamente nella necessita` di ridurre il monte ore annuo da 5400 a 3600 licenzia Giacomo (che tra l'altro dei tre era quello che gli stava piu` antipatico) e convince Aldo e Giovanni di come sia per loro vantaggiosa l'operazione, in quanto restano a pieno reddito pur nella condizione di scarsa produzione. Loro sentono puzza di bruciato ma non battono ciglio.
Man mano che l'opportunita` di produzione torna a crescere Aldo e Giovanni si trovano a fare parecchie ore di straordinario e per il titolare tornano anche gli utili; ma quando i due si cimentano in una nuova rivendicazione hanno un'amara sorpresa. Infatti Giacomo, poveraccio, pur di guadagnare qualcosa (e non senza un certo spirito di vendetta) e` disposto a lavorare a paga oraria dimezzata... Ed ora Aldo e Giovanni, temendo che il padrone sostituisca uno di loro con Giacomo, se ne stanno a testa bassa ed accettano tutte le condizioni.
Adesso sanno che avrebbero fatto meglio ad opporsi al licenziamento di Giacomo quando ancora potevano vincere la vertenza.
Morale della favola...
E` vero che lavorando di meno si guadagna di meno ma se lo si fa a favore dell'occupazione si mantiene un potere contrattuale che permette di soddisfare sostenibili rivendicazioni e quindi, nel lungo periodo, conviene anche economicamente.
Ecco perche`, al contrario, Confindustria ed un Governo che non disdegna lo sfruttamento dei lavoratori incentivano gli straordinari... Quale imprenditore non gradirebbe, con leggi che glielo agevolano, intascarsi anche l'equivalente delle rivendicazioni sostenibili?