Su quella sponda del lago nasceva il sole ed era tutt'altro che assopito il Pescatore... Visto che fu proprio il Pescatore a coniare il detto "chi dorme non piglia pesci".
Infatti lui ne prendeva, eccome! Riusciva a sfamarci tutta la famiglia, che a sua volta provvedeva ad altre necessita`; e il pesce gli avanzava pure, tanto che poteva barattarne con del tartufo, che gli procurava quel tale che viveva in alto lassu`, quell'uomo amico del cane...
Era chiaro che il Pescatore lavorasse abbastanza per godere del diritto di vivere... piu` chiaro di cosi`?
Un giorno, al tramonto, vide un'ombra che dall'opposta sponda s'allungava verso di lui; si eccito` all'idea che c'erano altri pescatori sul lago e provo` uno strano senso di conforto... Chissa` se un giorno sarebbe riuscito a comunicare con qualcuno di loro? Magari per raccontarsi le piu` straordinarie esperienze di pesca!
I secoli passavano ed i pescatori diventavano sempre piu` numerosi. Ve ne erano ormai per quasi tutto il perimetro del lago; certi posti erano pero` particolarmente favorevoli alla pesca, cosi` vi si riscontrava una maggiore concentrazione di pescatori. Una concentrazione sempre crescente, al punto che sorse un problema nuovo... il Pescatore non riusciva piu` a mettere da parte abbastanza pesce da barattare con il tartufo.
Li` per li` non penso` d'informarsi per capire se anche gli altri avevano lo stesso grave problema... e tanto meno gli venne in mente di sensibilizzare la comunita` sull'importanza della procreazione responsabile... Alla prima occasione accoppo` il pescatore piu` debole e si prese il suo pescato.
Tale soluzione fu adottata anche da altri pescatori (che i posteri avrebbero etichettato come "primitivi" salvo poi fare lo stesso) col risultato che qualche famiglia poteva permettersi tanto tartufo mentre altre si estinguevano per fame, non avendo pesce a sufficienza.
Era chiaro che il Pescatore lavorasse abbastanza per godere del diritto di vivere... anche se adesso parte dell'impegno lavorativo consisteva nell'accoppare o minacciare pescatori piu` deboli.
Col trascorrere di altri secoli questo impegno non precipuo della pesca divento` un problema serio; perche` era un'attivita` molto piu` rischiosa... qualche volta aveva la meglio quello che si supponeva piu` debole... s'era sviluppata la dote della furbizia...
Inoltre qualcuno s'era dovuto talmente impegnare nell'arte della prepotenza che non aveva piu` ne` il tempo ne` le capacita` per pescare, finendo per vivere solo col pesce sottratto alle sue vittime. E poi altri avevano cominciato a coalizzarsi per superare in prepotenza il singolo...
Insomma la situazione s'era complicata oltremodo, nessun pescatore poteva piu` vivere come avrebbe voluto, ne` fare attendibili progetti per il proprio futuro; e poi il risultato netto di tutte quelle risorse dedicate alla prepotenza era una carenza di pescato... un'artificiosa media di carestia.
Allora un genio propose la politica: "Perche` invece di accopparci a vicenda non ci organizziamo stabilendo delle regole? Se non altro avremmo il vantaggio di poter progettare un futuro ed avere molte piu` chance di viverlo... al limite rinunciamo al tartufo".
L'idea fu apprezzata ma la situazione era talmente complicata che molti si sentivano decisamente piu` portati per la pesca e finirono per delegare ad altri l'attivita` politica. Naturalmente coloro che dedicavano molto tempo alla politica dovevano avere di che sfamarsi anche quando non pescavano... Allora si stabili` un principio...
Ciascuno provi a fare, secondo le regole, cio` per cui si sente piu` utile alla comunita`, e sia per tanto ricompensato, a patto che tutti abbiano di che vivere.
Col tempo, e dopo dure prove, il sistema si oriento` verso un'organizzazione in cui c'era chi giudicava se chi amministrava lo faceva rispettando le leggi di chi legiferava.
Solo che approfittando della complessita` dei problemi coloro che legiferavano cominciarono a sfornare regole per garantire a se stessi molto piu` dell'equivalente del pesce che non avevano piu` tempo di pescare. Inoltre, limitando la possibilita` degli elettori di votare per persone di propria fiducia, riuscivano spesso a non farsi rimuovere dal ruolo di legislatori.
Alcuni pescatori elettori si resero conto di cio` e si trovarono costretti a correre ai ripari, impiegando su questioni politiche parte del loro tempo, a scapito della pesca. Ma la maggior parte continuo` a disinteressarsi di tutto cio` che non riguardava direttamente il loro lavoro... fino al giorno in cui si ritrovarono disoccupati.
Il sistema si sarebbe potuto considerare ancora funzionale al proprio scopo se nonostante la disoccupazione fosse valso il patto "tutti abbiano di che vivere"; ma qualcuno sentenzio`: "Bisogna guadagnarsi da vivere lavorando".
Allora il Pescatore penso` fra se` e se`... Ma come? All'inizio lavoravo abbastanza per godere del diritto di vivere... poi per evitare di scannarci abbiamo messo su 'sto sitemino... abbiamo delegato a specialisti la gestione della politica per farlo funzionare al meglio... s'erano proposti promettendo che il sistema avrebbe provveduto direttamente o indirettamente a che tutti avessero di che vivere... e adesso mi venite a dire che se non ho sostentamento e` colpa mia?
La storiella non ci dice se il Pescatore ha optato per il vaffanculo a tutti coloro che dovevano far funzionare al meglio il sistema e invece si sono fatti i cazzi propri oppure se, per sopravvivere, ha ricominciato ad accoppare i rivali... come faceva quando non era illegale!
Io spero almeno che abbia riflettuto sul mio ultimo post dell'anno scorso...
http://nopartisan.blogspot.com/2008/12/guerra-o-pace.html
giovedì 31 dicembre 2009
lunedì 14 dicembre 2009
domenica 6 dicembre 2009
Tutori di civilta`
(http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2009/12/05/visualizza_new.html_1624045137.html)
Sapevamo che in Italia esistono comunita` piu` o meno compatte, di eterogenea distribuzione geografica, con la passione per il calcio, ad esempio, per la gastronomia, per il mare... ma anche xenofobe, o mafiose...
"Insiemi" di persone accomunate da qualcosa, con evidenza che la stessa persona puo` figurare in insiemi distinti, e quindi parzialmente sovrapposti.
Ieri abbiamo scoperto che esiste anche una "comunita`" dallo spiccato senso civico (chi l'avrebbe detto?); che, senza contrapporsi alle istituzioni formalmente garanti della costituzione repubblicana, puo` fungere da tutore di fatto della stessa...
Trattasi del popolo mobilitatosi il 5 dicembre 2009 per il No Berlusconi Day.
Sapevamo che in Italia esistono comunita` piu` o meno compatte, di eterogenea distribuzione geografica, con la passione per il calcio, ad esempio, per la gastronomia, per il mare... ma anche xenofobe, o mafiose...
"Insiemi" di persone accomunate da qualcosa, con evidenza che la stessa persona puo` figurare in insiemi distinti, e quindi parzialmente sovrapposti.
Ieri abbiamo scoperto che esiste anche una "comunita`" dallo spiccato senso civico (chi l'avrebbe detto?); che, senza contrapporsi alle istituzioni formalmente garanti della costituzione repubblicana, puo` fungere da tutore di fatto della stessa...
Trattasi del popolo mobilitatosi il 5 dicembre 2009 per il No Berlusconi Day.
domenica 29 novembre 2009
No Berlusconi Day
Quando nel 1994 Silvio Berlusconi si presento` alle elezioni come leader di Forza Italia e con la prospettiva di diventare Presidente del Consiglio dei ministri molti, fra cui io, avevano gia` capito che, se anche fosse stata legittima la sua candidatura, se anche fosse stata una persona onesta, se anche... tutta una serie di fantasiose ipotesi... avrebbe comunque creato un sacco di casini; finendo per danneggiare l'Italia e la stragrande maggioranza degli italiani, per via del suo forte potere economico e mediatico, che implicava gia` un'inevitabile commistione.
Insomma, e` molto piu` facile per l'imprenditore corrompere il capo del Governo se entrambi sono la stessa persona. Si`, perche` e` inevitabile che Berlusconi primo ministro sia a "libro paga" di Berlusconi imprenditore; e il primo ministro si arricchisce facendo favori all'imprenditore a spese e danno del paese... di solito si chiama "corruzione"... ma dopo tangentopoli "stava brutto" e nei mass media si e` adottata la formula "conflitto d'interessi".
Ad altri e` occorso un po' piu` di tempo per capire questa cosa, ma neanche tanto; infatti Berlusconi ha perso le elezioni successive alla sua prima esperienza di governo. Era il 1996 e gli italiani al voto l'hanno bocciato.
Tuttavia, grazie a quella generalizzata schifezza di classe dirigente politica che ci compete, l'opzione Berlusconi e` risultata la meno peggio alle elezioni del 2001. Poi, in quelle del 2006, gli italiani non lo sopportavano piu`... arrivando persino a favorire Romano Prodi.
Se nel 2009 ce lo ritroviamo ancora (15 anni) li` a governare, per altro con fare da padrone, e tocca andare in piazza per chiedergli di lasciare in pace l'Italia vuol proprio dire che c'e` qualcosa di grave che non va nel nostro sistema politico, un'ormai cronica "emergenza" di fasulla rappresentanza democratica; come comuni cittadini abbiamo il diritto ed il dovere di denunciarlo pubblicamente e con vigore.
L'ho scritto (nel post Impegno Nopartisan) e lo ripeto, non si puo` sperare in un governo decente finche` ne saranno partecipi i corresponsabili dei disastri passati.
Chi sono? Dovrebbe esserci un elenco dal titolo "Gli esclusi" da qualche parte in questo blog!
Che la manifestazione No Berlusconi Day sia efficace per ottenere le dimissioni del Presidente del Consiglio ho grossi dubbi, ma inefficacia non implica inutilita`... Per esempio le manifestazioni sono importanti ed utili per chi sente di dover dare collettivamente corpo alle proprie idee nonche`, naturalmente, per chi convintamente si spende ad organizzarle interpretando istanze importanti e diffuse.
E solo partecipandovi si puo` cogliere quel retrogusto misto di fierezza e soddisfazione che a volte producono a distanza di tempo... Come posso personalmente testimoniare in queste settimane, avendo partecipato alla manifestazione dell'8 luglio 2008 che metteva in guardia, fra l'altro, contro un certo lodo Alfano...
Insomma, e` molto piu` facile per l'imprenditore corrompere il capo del Governo se entrambi sono la stessa persona. Si`, perche` e` inevitabile che Berlusconi primo ministro sia a "libro paga" di Berlusconi imprenditore; e il primo ministro si arricchisce facendo favori all'imprenditore a spese e danno del paese... di solito si chiama "corruzione"... ma dopo tangentopoli "stava brutto" e nei mass media si e` adottata la formula "conflitto d'interessi".
Ad altri e` occorso un po' piu` di tempo per capire questa cosa, ma neanche tanto; infatti Berlusconi ha perso le elezioni successive alla sua prima esperienza di governo. Era il 1996 e gli italiani al voto l'hanno bocciato.
Tuttavia, grazie a quella generalizzata schifezza di classe dirigente politica che ci compete, l'opzione Berlusconi e` risultata la meno peggio alle elezioni del 2001. Poi, in quelle del 2006, gli italiani non lo sopportavano piu`... arrivando persino a favorire Romano Prodi.
Se nel 2009 ce lo ritroviamo ancora (15 anni) li` a governare, per altro con fare da padrone, e tocca andare in piazza per chiedergli di lasciare in pace l'Italia vuol proprio dire che c'e` qualcosa di grave che non va nel nostro sistema politico, un'ormai cronica "emergenza" di fasulla rappresentanza democratica; come comuni cittadini abbiamo il diritto ed il dovere di denunciarlo pubblicamente e con vigore.
L'ho scritto (nel post Impegno Nopartisan) e lo ripeto, non si puo` sperare in un governo decente finche` ne saranno partecipi i corresponsabili dei disastri passati.
Chi sono? Dovrebbe esserci un elenco dal titolo "Gli esclusi" da qualche parte in questo blog!
Che la manifestazione No Berlusconi Day sia efficace per ottenere le dimissioni del Presidente del Consiglio ho grossi dubbi, ma inefficacia non implica inutilita`... Per esempio le manifestazioni sono importanti ed utili per chi sente di dover dare collettivamente corpo alle proprie idee nonche`, naturalmente, per chi convintamente si spende ad organizzarle interpretando istanze importanti e diffuse.
E solo partecipandovi si puo` cogliere quel retrogusto misto di fierezza e soddisfazione che a volte producono a distanza di tempo... Come posso personalmente testimoniare in queste settimane, avendo partecipato alla manifestazione dell'8 luglio 2008 che metteva in guardia, fra l'altro, contro un certo lodo Alfano...
lunedì 16 novembre 2009
L'intellighenzia padana e gl'interventi a Chioggia
(http://corrieredelveneto.corriere.it/veneziamestre/notizie/cronaca/2009/14-novembre-2009/i-detti-sono-cognomi-salvi-migliaia-boscolo--1602009571779.shtml)
Molte persone detestano che ci si riferisca ad esse con un numero; molte denunciano mancanza di riservatezza se in determinate situazioni si pronuncia il loro nome... Il problema e` che certe persone del primo gruppo appartengono anche al secondo!
Non capisco quanto questa "dissociazione da se stessi" sia da attribuire a "superficiale sbuffismo" e quanto ad incoerenze riconducibili a carenza di esercizio logico... Constato che se in sala d'attesa di un ambulatorio chiamano per nome ci si lamenta per la mancanza di privacy, quando chiamano per numero ci si lamenta per la spersonalizzazione!
Ma finalmente abbiamo una forte Lega Nord, espressione politica di una cultura superiore che ha gia` dato ampia dimostrazione delle sue raffinate innovazioni, influenzando marcatamente le pratiche di governo nel paese.
La notizia che a Chioggia useranno ufficialmente i soprannomi per distinguere le persone ne e` una chiara dimostrazione; l'articolo preso a riferimento parla addirittura di "fine di un incubo", "quello di tessere magnetiche sanitarie impossibili da consegnare e usare in farmacia".
Evidentemente da quelle parti nessuno ha mai fatto lo sforzo di capire il significato di quel codice di 16 caratteri che compare sulla tessera sanitaria della Repubblica Italiana... si`, quello a destra della scritta "Codice Fiscale"... Non sara` che dovendo essere valido in tutta Italia qualcuno il problema dell'omonimia lo ha gia` affrontato e risolto anche senza consultare Chioggia?
Molte persone detestano che ci si riferisca ad esse con un numero; molte denunciano mancanza di riservatezza se in determinate situazioni si pronuncia il loro nome... Il problema e` che certe persone del primo gruppo appartengono anche al secondo!
Non capisco quanto questa "dissociazione da se stessi" sia da attribuire a "superficiale sbuffismo" e quanto ad incoerenze riconducibili a carenza di esercizio logico... Constato che se in sala d'attesa di un ambulatorio chiamano per nome ci si lamenta per la mancanza di privacy, quando chiamano per numero ci si lamenta per la spersonalizzazione!
Ma finalmente abbiamo una forte Lega Nord, espressione politica di una cultura superiore che ha gia` dato ampia dimostrazione delle sue raffinate innovazioni, influenzando marcatamente le pratiche di governo nel paese.
La notizia che a Chioggia useranno ufficialmente i soprannomi per distinguere le persone ne e` una chiara dimostrazione; l'articolo preso a riferimento parla addirittura di "fine di un incubo", "quello di tessere magnetiche sanitarie impossibili da consegnare e usare in farmacia".
Evidentemente da quelle parti nessuno ha mai fatto lo sforzo di capire il significato di quel codice di 16 caratteri che compare sulla tessera sanitaria della Repubblica Italiana... si`, quello a destra della scritta "Codice Fiscale"... Non sara` che dovendo essere valido in tutta Italia qualcuno il problema dell'omonimia lo ha gia` affrontato e risolto anche senza consultare Chioggia?
domenica 15 novembre 2009
2012
(http://www.instituteforhumancontinuity.org)
Questo blog e` nato per diversi motivi ed intenti. Un provocatorio intento era quello di raccogliere pubbliche dichiarazioni d'impegno Nopartisan, secondo quanto espresso nel primo post.
Quella provocazione, che comunque ha un preciso senso politico, non ha riscosso alcun successo... Ora il film 2012 mi da` lo spunto per un'altra "raccolta", quella di scommesse. Si accettano scommesse sul fatto che a capodanno 2013 saro` ancora vivo!
Chi credesse fermamente nella profezia cui il film 2012 si riferisce non dovrebbe aver problemi a scommettere 1000 euro che invece saro` morto. Si`, insomma, sono pronto a mettere sul piatto 1000 euro per ciascuno che accetta la scommessa, a fronte dei suoi 1000...
Nel 2013, se saro` vivo, mi godro` tutta la posta in gioco, altrimenti che se la dividano festosi i vincitori della scommessa!
Qualcosa mi dice che anche stavolta, nonostante il successo di libri e film si` suggestivi, nessuno si fara` avanti... Allora perche` spendere i soldi per il biglietto del cinema?
Questo blog e` nato per diversi motivi ed intenti. Un provocatorio intento era quello di raccogliere pubbliche dichiarazioni d'impegno Nopartisan, secondo quanto espresso nel primo post.
Quella provocazione, che comunque ha un preciso senso politico, non ha riscosso alcun successo... Ora il film 2012 mi da` lo spunto per un'altra "raccolta", quella di scommesse. Si accettano scommesse sul fatto che a capodanno 2013 saro` ancora vivo!
Chi credesse fermamente nella profezia cui il film 2012 si riferisce non dovrebbe aver problemi a scommettere 1000 euro che invece saro` morto. Si`, insomma, sono pronto a mettere sul piatto 1000 euro per ciascuno che accetta la scommessa, a fronte dei suoi 1000...
Nel 2013, se saro` vivo, mi godro` tutta la posta in gioco, altrimenti che se la dividano festosi i vincitori della scommessa!
Qualcosa mi dice che anche stavolta, nonostante il successo di libri e film si` suggestivi, nessuno si fara` avanti... Allora perche` spendere i soldi per il biglietto del cinema?
giovedì 5 novembre 2009
Croceaffisso
Dopo l'ormai famosa decisione di "European Court of Human Rights" s'e` acceso uno scontro tra chi ritiene che il crocifisso vada tolto e chi ritiene che vada invece lasciato affisso alle pareti delle aule scolastiche (e di altri luoghi pubblici a frequentazione non facoltativa).
Lungi dal trattarsi di uno scontro sul piano giuridico, che sarebbe quello consono alla decisione della corte europea, pare piuttosto uno dei tanti polveroni mediatici che sollevano cartacce da ben altro piano, quello polemico.
E questo "nonostante" la partecipazione dei maggiori esponenti politici italiani, quindi anche deputati e senatori, che si trovano praticamente tutti schierati sullo stesso fronte delle autorita` ecclesiastiche. Insomma, chi vuol distinguersi deve spararla piu` grossa degli altri.
Mi permetto allora anch'io, con l'attenuante di non essere figura istituzionale, di fare una considerazione sul mero piano polemico.
Lo scontro e` tra "crocifisso da togliere" e "crocifisso da lasciare", con particolare riferimento alle pareti delle aule scolastiche. Ma io vorrei vedere la cosa anche da un'altra angolatura, quella di chi ce lo affigge; e` infatti ovvio che prima di poterlo togliere o lasciare occorre mettercelo. Magari se esiste una buona ragione per mettercene uno potrebbe essere valida anche per mettercene due; a quel punto il dibattito si sposterebbe sul "lascia o raddoppia"!
Esiste forse una qualche legge, o direttiva ministeriale, che impone ai responsabili delle aule scolastiche l'affissione del crocifisso?
Io non ne ho trovate, almeno fra quelle emanate dopo la promulgazione della costituzione italiana. Ed invito caldamente i lettori a segnalare eventuale documentazione che smentisca la mia convinzione che non ve ne siano; documentazione che magari ci permetta una corretta attribuzione di responsabilita`.
Ma se non c'e` una legge che impone l'affissione del crocifisso o che, piu` in generale, regolamenta le affissioni nelle aule, non si configura un abuso a carico di chi lo fa a proprio arbitrio?
Nella mia breve ricerca ho trovato una simbologia basilare che dovrebbe essere ufficialmente condivisa dalla "comunita` italiana", nel sito web della Presidenza della Repubblica.
(http://www.quirinale.it/qrnw/statico/simboli/simboli.htm)
Dopo il tambureggiamento di questi giorni e` un po' spiazzante constatare che il crocifisso non ne fa parte.
Lungi dal trattarsi di uno scontro sul piano giuridico, che sarebbe quello consono alla decisione della corte europea, pare piuttosto uno dei tanti polveroni mediatici che sollevano cartacce da ben altro piano, quello polemico.
E questo "nonostante" la partecipazione dei maggiori esponenti politici italiani, quindi anche deputati e senatori, che si trovano praticamente tutti schierati sullo stesso fronte delle autorita` ecclesiastiche. Insomma, chi vuol distinguersi deve spararla piu` grossa degli altri.
Mi permetto allora anch'io, con l'attenuante di non essere figura istituzionale, di fare una considerazione sul mero piano polemico.
Lo scontro e` tra "crocifisso da togliere" e "crocifisso da lasciare", con particolare riferimento alle pareti delle aule scolastiche. Ma io vorrei vedere la cosa anche da un'altra angolatura, quella di chi ce lo affigge; e` infatti ovvio che prima di poterlo togliere o lasciare occorre mettercelo. Magari se esiste una buona ragione per mettercene uno potrebbe essere valida anche per mettercene due; a quel punto il dibattito si sposterebbe sul "lascia o raddoppia"!
Esiste forse una qualche legge, o direttiva ministeriale, che impone ai responsabili delle aule scolastiche l'affissione del crocifisso?
Io non ne ho trovate, almeno fra quelle emanate dopo la promulgazione della costituzione italiana. Ed invito caldamente i lettori a segnalare eventuale documentazione che smentisca la mia convinzione che non ve ne siano; documentazione che magari ci permetta una corretta attribuzione di responsabilita`.
Ma se non c'e` una legge che impone l'affissione del crocifisso o che, piu` in generale, regolamenta le affissioni nelle aule, non si configura un abuso a carico di chi lo fa a proprio arbitrio?
Nella mia breve ricerca ho trovato una simbologia basilare che dovrebbe essere ufficialmente condivisa dalla "comunita` italiana", nel sito web della Presidenza della Repubblica.
(http://www.quirinale.it/qrnw/statico/simboli/simboli.htm)
Dopo il tambureggiamento di questi giorni e` un po' spiazzante constatare che il crocifisso non ne fa parte.
giovedì 22 ottobre 2009
Spudoratismo
Molti parlano di "berlusconismo" sostenendo che, a prescindere dal giudizio, svariati lustri da noi vissuti figureranno con questo sostantivo nella storia politica d'Italia.
Io credo invece che occorrera` trovarne un altro, perche` e` sempre piu` evidente come lo "stilema Berlusconi" abbia dilagato nel ceto politico. La televisione dispensa senza sosta sparate di ogni tipo; chi piu` la dice (o fa) grossa piu` guadagna spazio nella scena politica, l'onesta` intellettuale da virtu` s'e` tradotta in impedimento da rimuovere, ed e` stato rimosso.
Personaggi di ogni "specie" hanno assunto atteggiamenti negativamente influenzati da Berlusconi e dal sistema propagandistico televisivo da lui fortemente voluto; ma trovandosene chiari esempi in tutti i maggiori partiti sarebbe fuorviante, con il termine "berlusconismo", dare l'idea di una caratterizzazione peculiare del suo schieramento.
Ed anche la rappresentazione di una popolazione italiana spaccata in due come se si trattasse di tifare fanaticamente per Bartali o Coppi e` fuorviante.
Basti pensare che secondo la propaganda prevalente nelle elezioni politiche del 2008 chi voleva dare un "voto utile" era ingabbiato nella scelta Berlusconi Veltroni. E allora come si fa a non prendere in considerazione l'effetto del "tifo a rovescio"? Per esempio, come si fa a biasimare del tutto chi, in tale contesto, ha ritenuto di "votare Berlusconi" solo per non "votare Veltroni"? Si puo` veramente chiamare questo "consenso"? Anziche` sostenere che il governo Berlusconi e` legittimato dal consenso ottenuto non dovremmo forse dire che e` legittimato per il dissenso registrato dal "principale esponente dello schieramento a lui avverso"?
Io non vedo una reale spaccatura in tal senso, sebbene il sistema mediatico faccia di tutto per indurla... La spaccatura vera e` tra la popolazione ed i suoi pretesi rappresentanti, che invece infestano le istituzioni in rappresentanza dei "poteri forti" (senza che si possano escludere quelli mafiosi); l'incontro-scontro dei quali e` capace di ridurre in macerie perfino lo stato.
Rappresentanti dei cittadini? Belle facce toste direi...
"Berlusconismo"? No, "spudoratismo"... la concretizzazione di un'idea stilistica, la moda "bottoni davanti bottini di dietro", ovvero che se hai grandi ricchezze alle tue spalle puoi far passare come concetto politico qualunque porcheria, a copertura delle tue manovre, funzionale ai tuoi pure biechi interessi.
"Ai posteri l'ardua sentenza", naturalmente a rischio prescrizione!
Io credo invece che occorrera` trovarne un altro, perche` e` sempre piu` evidente come lo "stilema Berlusconi" abbia dilagato nel ceto politico. La televisione dispensa senza sosta sparate di ogni tipo; chi piu` la dice (o fa) grossa piu` guadagna spazio nella scena politica, l'onesta` intellettuale da virtu` s'e` tradotta in impedimento da rimuovere, ed e` stato rimosso.
Personaggi di ogni "specie" hanno assunto atteggiamenti negativamente influenzati da Berlusconi e dal sistema propagandistico televisivo da lui fortemente voluto; ma trovandosene chiari esempi in tutti i maggiori partiti sarebbe fuorviante, con il termine "berlusconismo", dare l'idea di una caratterizzazione peculiare del suo schieramento.
Ed anche la rappresentazione di una popolazione italiana spaccata in due come se si trattasse di tifare fanaticamente per Bartali o Coppi e` fuorviante.
Basti pensare che secondo la propaganda prevalente nelle elezioni politiche del 2008 chi voleva dare un "voto utile" era ingabbiato nella scelta Berlusconi Veltroni. E allora come si fa a non prendere in considerazione l'effetto del "tifo a rovescio"? Per esempio, come si fa a biasimare del tutto chi, in tale contesto, ha ritenuto di "votare Berlusconi" solo per non "votare Veltroni"? Si puo` veramente chiamare questo "consenso"? Anziche` sostenere che il governo Berlusconi e` legittimato dal consenso ottenuto non dovremmo forse dire che e` legittimato per il dissenso registrato dal "principale esponente dello schieramento a lui avverso"?
Io non vedo una reale spaccatura in tal senso, sebbene il sistema mediatico faccia di tutto per indurla... La spaccatura vera e` tra la popolazione ed i suoi pretesi rappresentanti, che invece infestano le istituzioni in rappresentanza dei "poteri forti" (senza che si possano escludere quelli mafiosi); l'incontro-scontro dei quali e` capace di ridurre in macerie perfino lo stato.
Rappresentanti dei cittadini? Belle facce toste direi...
"Berlusconismo"? No, "spudoratismo"... la concretizzazione di un'idea stilistica, la moda "bottoni davanti bottini di dietro", ovvero che se hai grandi ricchezze alle tue spalle puoi far passare come concetto politico qualunque porcheria, a copertura delle tue manovre, funzionale ai tuoi pure biechi interessi.
"Ai posteri l'ardua sentenza", naturalmente a rischio prescrizione!
lunedì 27 luglio 2009
Bossi, Frattini, La Russa e la Folgore
(http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2009/07/25/AMUJPMmC-bossi_scontro_russa.shtml)
A sentir parlare della Folgore certi personaggi mi e` venuto in mente che da qualche parte dovevo aver conservato un foglietto con l'INNO DELLA FOLGORE scritto a macchina, a suo tempo lasciatomi da un amico militare di leva con il quale feci qualche commento che vi risparmio ma che potete immaginare... L'ho ritrovato!
INNO DELLA FOLGORE
Cuori d'acciaio all'erta
il cielo è una pedana
tra poco nell'offerta
noi piomberemo giù.
Moschetto e bomba a mano
viatico di morte,
e l'ansia della sorte
non sentiremo più.
Sganciato ogni corpo dai vincoli,
racchiusi in un quadrato fermissimo,
il biombo nemico si sgretola,
nessuno di noi cederà.
Come folgore dal cielo
canta il motto della gloria,
come nembo di tempesta
precediamo la vittoria.
Un urlo di sirena: fuori! fuori!
e giù per l'infinito
sul nemico più agguerrito
per distruggerlo o morir,
per distruggerlo o morir.
FOLGORE !!
(Per chi ci tenesse...) Nel web si trovano facilmente i testi di versioni piu` estese di questo inno.
Citazione d'epigramma...
----------------------------------------
Thursday, 13 November 2003 12:06
relazioni sociali: umore 204
Vizio militare
perche` vicino allo spazio per la firma
non c' e` scritto "nuoce gravemente alla salute"?
----------------------------------------
A sentir parlare della Folgore certi personaggi mi e` venuto in mente che da qualche parte dovevo aver conservato un foglietto con l'INNO DELLA FOLGORE scritto a macchina, a suo tempo lasciatomi da un amico militare di leva con il quale feci qualche commento che vi risparmio ma che potete immaginare... L'ho ritrovato!
INNO DELLA FOLGORE
Cuori d'acciaio all'erta
il cielo è una pedana
tra poco nell'offerta
noi piomberemo giù.
Moschetto e bomba a mano
viatico di morte,
e l'ansia della sorte
non sentiremo più.
Sganciato ogni corpo dai vincoli,
racchiusi in un quadrato fermissimo,
il biombo nemico si sgretola,
nessuno di noi cederà.
Come folgore dal cielo
canta il motto della gloria,
come nembo di tempesta
precediamo la vittoria.
Un urlo di sirena: fuori! fuori!
e giù per l'infinito
sul nemico più agguerrito
per distruggerlo o morir,
per distruggerlo o morir.
FOLGORE !!
(Per chi ci tenesse...) Nel web si trovano facilmente i testi di versioni piu` estese di questo inno.
Citazione d'epigramma...
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Thursday, 13 November 2003 12:06
relazioni sociali: umore 204
Vizio militare
perche` vicino allo spazio per la firma
non c' e` scritto "nuoce gravemente alla salute"?
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lunedì 13 luglio 2009
Boni... state bboni...
(http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/MVE/MVESH.pdf)
Se nell'attuale situazione italiana questo e` quanto ha da dire Giorgio Napolitano allora tanto valeva far fare il Presidente della Repubblica a Maurizio Costanzo... "Boni... state bboni..."
Come? La tessera P2 numero 1819?
(http://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Costanzo)
Secondo il prevalente ceto politico bipartisan sarebbe solo una nota di
merito...
E` contro quel bipartisan li` che e` nato questo Nopartisan qui.
Se nell'attuale situazione italiana questo e` quanto ha da dire Giorgio Napolitano allora tanto valeva far fare il Presidente della Repubblica a Maurizio Costanzo... "Boni... state bboni..."
Come? La tessera P2 numero 1819?
(http://it.wikipedia.org/wiki/Maurizio_Costanzo)
Secondo il prevalente ceto politico bipartisan sarebbe solo una nota di
merito...
E` contro quel bipartisan li` che e` nato questo Nopartisan qui.
lunedì 6 luglio 2009
Pari opportunita`?
Mi presentarono una scacchiera... le regole le conoscevo ma dalla mia parte oltre al re c'era solo un pedone.
"E gli altri pezzi?"
"Se li vuoi te li devi guadagnare."
"E tu allora? Perche` ne hai molti di piu`?"
"Li ho ereditati."
In effetti gia` dopo una decina d'anni di professione l'idea che al mondo la meritocrazia esiste solo in ambiti molto rari e ristretti era giunta a piena maturazione... Una delle tante conferme l'ho avuta vedendo un deficiente come George Walker Bush assurto (esiste esiste) a uomo piu` potente del mondo per ben 8 anni.
Complimenti e... auguri per il suo sessantatreesimo compleanno.
"E gli altri pezzi?"
"Se li vuoi te li devi guadagnare."
"E tu allora? Perche` ne hai molti di piu`?"
"Li ho ereditati."
In effetti gia` dopo una decina d'anni di professione l'idea che al mondo la meritocrazia esiste solo in ambiti molto rari e ristretti era giunta a piena maturazione... Una delle tante conferme l'ho avuta vedendo un deficiente come George Walker Bush assurto (esiste esiste) a uomo piu` potente del mondo per ben 8 anni.
Complimenti e... auguri per il suo sessantatreesimo compleanno.
domenica 26 aprile 2009
GiOtto e i suoi fratelli
I vari G7, G8 e affini sono l'espressione di un potere antidemocratico, meeting in cui si prendono decisioni e s'impongono politiche all'intera popolazione mondiale, laddove solo un'esigua e privilegiata parte di essa puo` considerarsi rappresentata.
Personalmente, cosi` come proverei vergogna a far parte di una comunita` che sostiene una dittatura, magari pure fascista e capace d'infestare tragicamente il mondo come avvenne con quella mussoliniana, in modo simile (cioe` con le dovute proporzioni) sono tutt'altro che esaltato dall'idea che alcuni di tali "vertici internazionali" si tengano nel mio paese o, addirittura, nella mia citta`.
Nel concreto... Se fossi un abitante di La Maddalena la "nausea" mi sarebbe venuta gia` molto tempo fa, quando si accetto` il progetto di uno sviluppo economico (per impulso) fondato sulla preparazione materiale del prossimo G8 e sull'asservimento ad esso, come fosse qualcosa di cui andare fieri.
Doppia citazione d'epigramma...
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Friday, 22 November 2002 04:07
relazioni sociali: umore 167
Battuta -d-' arr-esto-
partirono in venti
armati fino ai denti
entrarono a forza
sfasciando la porta
pestarono a sangue tanti presenti
per non discriminare i delinquenti
imprigionarono l' uomo dentro le mura
come fosse premeditata una tortura
sono passati dalla parte del torto
dopo che c' era scappato pure il morto
anziche` ripulirsi la coscienza
hanno negato l' evidenza
hanno gridato forte il falso
hanno subito accusato un altro
all' ordine erano dai civili delegati
hanno agito da squadristi matricolati
ma in quella squadra quanti saranno?
e quando i giusti l' isoleranno?
la civilta` risorga presto
da questa battuta d' arresto
Giotto Bimestri
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Friday, 20 July 2007 02:11
relazioni sociali: umore 334
'sti signori G8
a Genova padroni
nessuno ne voleva
s' e` ribellato un morto
non ci verranno piu`
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Personalmente, cosi` come proverei vergogna a far parte di una comunita` che sostiene una dittatura, magari pure fascista e capace d'infestare tragicamente il mondo come avvenne con quella mussoliniana, in modo simile (cioe` con le dovute proporzioni) sono tutt'altro che esaltato dall'idea che alcuni di tali "vertici internazionali" si tengano nel mio paese o, addirittura, nella mia citta`.
Nel concreto... Se fossi un abitante di La Maddalena la "nausea" mi sarebbe venuta gia` molto tempo fa, quando si accetto` il progetto di uno sviluppo economico (per impulso) fondato sulla preparazione materiale del prossimo G8 e sull'asservimento ad esso, come fosse qualcosa di cui andare fieri.
Doppia citazione d'epigramma...
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Friday, 22 November 2002 04:07
relazioni sociali: umore 167
Battuta -d-' arr-esto-
partirono in venti
armati fino ai denti
entrarono a forza
sfasciando la porta
pestarono a sangue tanti presenti
per non discriminare i delinquenti
imprigionarono l' uomo dentro le mura
come fosse premeditata una tortura
sono passati dalla parte del torto
dopo che c' era scappato pure il morto
anziche` ripulirsi la coscienza
hanno negato l' evidenza
hanno gridato forte il falso
hanno subito accusato un altro
all' ordine erano dai civili delegati
hanno agito da squadristi matricolati
ma in quella squadra quanti saranno?
e quando i giusti l' isoleranno?
la civilta` risorga presto
da questa battuta d' arresto
Giotto Bimestri
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Friday, 20 July 2007 02:11
relazioni sociali: umore 334
'sti signori G8
a Genova padroni
nessuno ne voleva
s' e` ribellato un morto
non ci verranno piu`
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lunedì 30 marzo 2009
Affinita` "elettive"
Si osserva che le problematiche che taluni rappresentanti istituzionali devono affrontare sono sempre piu` dinamiche e talvolta imprevedibili, al punto che certi impegni pre-elettorali, se mai fossero stati attendibili, risultano del tutto inappropriati (anche per scarso scrupolo nella formulazione) alla situazione reale che poi si presenta.
Certe volte mi sono chiesto perche` invece di scrivere un programma non si scrivono direttamente i testi delle leggi che verrebbero approvate tali e quali in caso di vittoria elettorale... una delle risposte e` che i programmi sono certamente piu` consoni alla farsa con cui tipicamente si tenta di massimizzare la raccolta di voti a proprio favore.
Come elettore avverto invece sempre piu` l'esigenza di conoscere la personalita`, la filosofia di vita dei candidati piuttosto che le promesse di come ritengono risolvere problemi che di li` a qualche tempo saranno rimpiazzati da altri od avranno subito trasformazioni tali da richiedere soluzioni del tutto diverse.
Ma questa esigenza e` molto difficile da soddisfare; nei curricoli dei politici non vengono certo riportate le succitate informazioni, che comunque necessiterebbero di riscontri. Ecco allora che l'unica via sembra essere un'attenta analisi dei loro comportamenti; dedurre la loro filosofia a partire dalle loro storie, laddove l'attendibilita` delle fonti d'informazione sia degna della storia e non della propaganda; confrontare le loro scelte ed argomentazioni in determinati frangenti con le mie nell'immaginarmi (con inevitabile approssimazione) al posto loro.
Un candidato col quale riscontrassi determinate affinita` m'ispirerebbe piu` fiducia di altri circa l'affrontare future situazioni con atteggiamenti e comportamenti di mio gradimento.
Per esempio... La situazione partitica italiana e` talmente atipica in Europa che mi parrebbe un'inutile limitazione scegliere quale politico italiano votare per il Parlamento europeo solo fra quelli che preannunciano l'adesione a questo o a quel gruppo parlamentare. Se individuassi una sufficiente "affinita`" potrei fidarmi che il gruppo a cui decidera` di aderire, preso atto anche dei risultati, sara` quello che meglio gli consentira` di comportarsi secondo i miei auspici.
Altro esempio... In occasione del congresso del Popolo della Liberta` le emittenti televisive ci hanno "bombardato" con brani dei discorsi di Fini e Berlusconi. Be' non e` da questo genere d'informazioni che intendo verificare eventuali mie affinita`... E se indago appena un po' nelle loro storie non posso che considerare inattendibili certi personaggi.
Certe volte mi sono chiesto perche` invece di scrivere un programma non si scrivono direttamente i testi delle leggi che verrebbero approvate tali e quali in caso di vittoria elettorale... una delle risposte e` che i programmi sono certamente piu` consoni alla farsa con cui tipicamente si tenta di massimizzare la raccolta di voti a proprio favore.
Come elettore avverto invece sempre piu` l'esigenza di conoscere la personalita`, la filosofia di vita dei candidati piuttosto che le promesse di come ritengono risolvere problemi che di li` a qualche tempo saranno rimpiazzati da altri od avranno subito trasformazioni tali da richiedere soluzioni del tutto diverse.
Ma questa esigenza e` molto difficile da soddisfare; nei curricoli dei politici non vengono certo riportate le succitate informazioni, che comunque necessiterebbero di riscontri. Ecco allora che l'unica via sembra essere un'attenta analisi dei loro comportamenti; dedurre la loro filosofia a partire dalle loro storie, laddove l'attendibilita` delle fonti d'informazione sia degna della storia e non della propaganda; confrontare le loro scelte ed argomentazioni in determinati frangenti con le mie nell'immaginarmi (con inevitabile approssimazione) al posto loro.
Un candidato col quale riscontrassi determinate affinita` m'ispirerebbe piu` fiducia di altri circa l'affrontare future situazioni con atteggiamenti e comportamenti di mio gradimento.
Per esempio... La situazione partitica italiana e` talmente atipica in Europa che mi parrebbe un'inutile limitazione scegliere quale politico italiano votare per il Parlamento europeo solo fra quelli che preannunciano l'adesione a questo o a quel gruppo parlamentare. Se individuassi una sufficiente "affinita`" potrei fidarmi che il gruppo a cui decidera` di aderire, preso atto anche dei risultati, sara` quello che meglio gli consentira` di comportarsi secondo i miei auspici.
Altro esempio... In occasione del congresso del Popolo della Liberta` le emittenti televisive ci hanno "bombardato" con brani dei discorsi di Fini e Berlusconi. Be' non e` da questo genere d'informazioni che intendo verificare eventuali mie affinita`... E se indago appena un po' nelle loro storie non posso che considerare inattendibili certi personaggi.
martedì 17 febbraio 2009
Pubblicita` regresso
Poco fa ho cenato in un posto dove si seguiva il TG1. Gia` in passato avevo potuto notare come nel corso di tale programma vengano mandati in onda servizi piu` simili a pubblicita` commerciale che ad informazione giornalistica.
Stasera hanno pubblicizzato un prodotto noto come "spray al peperoncino". Il contenuto, se spruzzato al viso di una persona, produce forte lacrimazione, tosse, abbondante muco nasale ed un bruciore molto intenso. Gli effetti passano, senza lasciare traccia, dopo diversi minuti dalla contaminazione...
Insomma l'ideale per chi volesse rapinarci senza correre grossi rischi.
Stasera hanno pubblicizzato un prodotto noto come "spray al peperoncino". Il contenuto, se spruzzato al viso di una persona, produce forte lacrimazione, tosse, abbondante muco nasale ed un bruciore molto intenso. Gli effetti passano, senza lasciare traccia, dopo diversi minuti dalla contaminazione...
Insomma l'ideale per chi volesse rapinarci senza correre grossi rischi.
lunedì 19 gennaio 2009
Export
Io non mi sento italiano.
Non che mi disturbi essere considerato italiano, a qualche legge nel mondo la nascita doveva pur assoggettarmi, ma proprio non mi ci sento. A prescindere da quale sia la nazione faccio anche fatica a comprendere il nazionalismo, mi pare poggi troppo su assunti artificiosi e convinzioni obsolete, che forse nascondono punte di razzismo.
Sgomberato il campo da possibili dubbi su influenze nazionalistiche nei contenuti di questo post posso con leggerezza permettermi di dire che la storia di quella parte di umanita` che chiamiamo italiani (in passato abitanti di quello che e` oggi territorio italiano) e` particolarmente ricca di "svolte evolutive", di civili esperienze, di coraggiosi cambiamenti e visionari slanci verso futuri raramente prefigurati altrove; una ricchezza che dipende certo dall'alternanza con svolte involutive, incivili esperienze e vigliacchi conformismi.
In soldoni ho la sensazione che, cosi` come le esperienze di vita rafforzano spesso il carattere e la saggezza di una persona, allo stesso modo quelle esperienze storiche, con la sedimentazione dei loro residui, possano aver rafforzato l'italiano (comunque lo si voglia intendere) nella capacita` individuale di affrontare la vita, anche in certe sue imprevedibili pieghe...
Sia chiaro, sulla fondatezza di questa sensazione non sono disposto a scommettere un centesimo (tempo fa avrei detto una lira, cioe` ancora meno!) e tanto meno a basarvi una presa di posizione politica, ma la tengo ben presente per non cadere nell'errore opposto, quello secondo il quale modelli economici, politici o sociali debbano essere presi a riferimento, o addirittura copiati, per una presunta superiorita` troppo spesso attribuita per esterofilia.
Non amo quello "sport", abbastanza diffuso in politica, che consiste nell'estrapolare da sistemi altrui singoli aspetti per dimostrare quanto siano fasulli quelli italiani corrispondenti. E non perche` non condivida le critiche o l'esito penoso del confronto, quanto piuttosto per non correre il rischio di far apparire come auspicabile qualcosa che nel suo insieme, se analizzato con maggiore scrupolo, si rivela spesso altrettanto fallace, quando non addirittura spregevole.
Credo che quando si denunciano le magagne di un sistema e si propongono cambiamenti migliorativi occorra avere l'umilta` di osservare e recepire cosa fanno gli altri ma anche il coraggio di mettere in campo idee nuove, mai sperimentate prima; la discriminante non puo` che essere la validita` delle argomentazioni, la coerenza del progetto con le ambizioni.
Questa forza supplementare che deriverebbe dalla "sedimentazione storica" puo` anche essere solo una sensazione, ma la tengo ben presente quando rifletto sul fatto che puo` essere sfruttata anche in modo vizioso...
Infatti non sono piu` tanto sicuro che le critiche che dall'estero mettono spesso in ridicolo, o sotto formale accusa, certe "anomalie" (talvolta spudoratamente eversive) nella politica e nell'imprenditoria italiana costituiscano una qualche garanzia di rispetto per quei pochi italiani che le condividono. Comincio a pensare, captando segnali, che i "vizi" della politica italiana possano essere esportati, avere la meglio su talune "virtu`" che come comuni cittadini abbiamo invece spesso sperato di importare.
Perche` un parlamentare europeo, solo per fare un esempio di qualcuno che conta oltre confine, dovrebbe opporsi alla "casta" se gli si presentasse la prospettiva di condividerne i privilegi semplicemente "abbracciandola"? E non sono forse in aumento i meeting internazionali in cui potenti personaggi hanno occasione di abbracciarla?
Citazione d'epigramma...
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Monday, 24 September 2007 22:39
relazioni sociali: umore 339
N-azion-al-ista- i-tali-ano
detesto la mafia cinese
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Non che mi disturbi essere considerato italiano, a qualche legge nel mondo la nascita doveva pur assoggettarmi, ma proprio non mi ci sento. A prescindere da quale sia la nazione faccio anche fatica a comprendere il nazionalismo, mi pare poggi troppo su assunti artificiosi e convinzioni obsolete, che forse nascondono punte di razzismo.
Sgomberato il campo da possibili dubbi su influenze nazionalistiche nei contenuti di questo post posso con leggerezza permettermi di dire che la storia di quella parte di umanita` che chiamiamo italiani (in passato abitanti di quello che e` oggi territorio italiano) e` particolarmente ricca di "svolte evolutive", di civili esperienze, di coraggiosi cambiamenti e visionari slanci verso futuri raramente prefigurati altrove; una ricchezza che dipende certo dall'alternanza con svolte involutive, incivili esperienze e vigliacchi conformismi.
In soldoni ho la sensazione che, cosi` come le esperienze di vita rafforzano spesso il carattere e la saggezza di una persona, allo stesso modo quelle esperienze storiche, con la sedimentazione dei loro residui, possano aver rafforzato l'italiano (comunque lo si voglia intendere) nella capacita` individuale di affrontare la vita, anche in certe sue imprevedibili pieghe...
Sia chiaro, sulla fondatezza di questa sensazione non sono disposto a scommettere un centesimo (tempo fa avrei detto una lira, cioe` ancora meno!) e tanto meno a basarvi una presa di posizione politica, ma la tengo ben presente per non cadere nell'errore opposto, quello secondo il quale modelli economici, politici o sociali debbano essere presi a riferimento, o addirittura copiati, per una presunta superiorita` troppo spesso attribuita per esterofilia.
Non amo quello "sport", abbastanza diffuso in politica, che consiste nell'estrapolare da sistemi altrui singoli aspetti per dimostrare quanto siano fasulli quelli italiani corrispondenti. E non perche` non condivida le critiche o l'esito penoso del confronto, quanto piuttosto per non correre il rischio di far apparire come auspicabile qualcosa che nel suo insieme, se analizzato con maggiore scrupolo, si rivela spesso altrettanto fallace, quando non addirittura spregevole.
Credo che quando si denunciano le magagne di un sistema e si propongono cambiamenti migliorativi occorra avere l'umilta` di osservare e recepire cosa fanno gli altri ma anche il coraggio di mettere in campo idee nuove, mai sperimentate prima; la discriminante non puo` che essere la validita` delle argomentazioni, la coerenza del progetto con le ambizioni.
Questa forza supplementare che deriverebbe dalla "sedimentazione storica" puo` anche essere solo una sensazione, ma la tengo ben presente quando rifletto sul fatto che puo` essere sfruttata anche in modo vizioso...
Infatti non sono piu` tanto sicuro che le critiche che dall'estero mettono spesso in ridicolo, o sotto formale accusa, certe "anomalie" (talvolta spudoratamente eversive) nella politica e nell'imprenditoria italiana costituiscano una qualche garanzia di rispetto per quei pochi italiani che le condividono. Comincio a pensare, captando segnali, che i "vizi" della politica italiana possano essere esportati, avere la meglio su talune "virtu`" che come comuni cittadini abbiamo invece spesso sperato di importare.
Perche` un parlamentare europeo, solo per fare un esempio di qualcuno che conta oltre confine, dovrebbe opporsi alla "casta" se gli si presentasse la prospettiva di condividerne i privilegi semplicemente "abbracciandola"? E non sono forse in aumento i meeting internazionali in cui potenti personaggi hanno occasione di abbracciarla?
Citazione d'epigramma...
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Monday, 24 September 2007 22:39
relazioni sociali: umore 339
N-azion-al-ista- i-tali-ano
detesto la mafia cinese
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