Su quella sponda del lago nasceva il sole ed era tutt'altro che assopito il Pescatore... Visto che fu proprio il Pescatore a coniare il detto "chi dorme non piglia pesci".
Infatti lui ne prendeva, eccome! Riusciva a sfamarci tutta la famiglia, che a sua volta provvedeva ad altre necessita`; e il pesce gli avanzava pure, tanto che poteva barattarne con del tartufo, che gli procurava quel tale che viveva in alto lassu`, quell'uomo amico del cane...
Era chiaro che il Pescatore lavorasse abbastanza per godere del diritto di vivere... piu` chiaro di cosi`?
Un giorno, al tramonto, vide un'ombra che dall'opposta sponda s'allungava verso di lui; si eccito` all'idea che c'erano altri pescatori sul lago e provo` uno strano senso di conforto... Chissa` se un giorno sarebbe riuscito a comunicare con qualcuno di loro? Magari per raccontarsi le piu` straordinarie esperienze di pesca!
I secoli passavano ed i pescatori diventavano sempre piu` numerosi. Ve ne erano ormai per quasi tutto il perimetro del lago; certi posti erano pero` particolarmente favorevoli alla pesca, cosi` vi si riscontrava una maggiore concentrazione di pescatori. Una concentrazione sempre crescente, al punto che sorse un problema nuovo... il Pescatore non riusciva piu` a mettere da parte abbastanza pesce da barattare con il tartufo.
Li` per li` non penso` d'informarsi per capire se anche gli altri avevano lo stesso grave problema... e tanto meno gli venne in mente di sensibilizzare la comunita` sull'importanza della procreazione responsabile... Alla prima occasione accoppo` il pescatore piu` debole e si prese il suo pescato.
Tale soluzione fu adottata anche da altri pescatori (che i posteri avrebbero etichettato come "primitivi" salvo poi fare lo stesso) col risultato che qualche famiglia poteva permettersi tanto tartufo mentre altre si estinguevano per fame, non avendo pesce a sufficienza.
Era chiaro che il Pescatore lavorasse abbastanza per godere del diritto di vivere... anche se adesso parte dell'impegno lavorativo consisteva nell'accoppare o minacciare pescatori piu` deboli.
Col trascorrere di altri secoli questo impegno non precipuo della pesca divento` un problema serio; perche` era un'attivita` molto piu` rischiosa... qualche volta aveva la meglio quello che si supponeva piu` debole... s'era sviluppata la dote della furbizia...
Inoltre qualcuno s'era dovuto talmente impegnare nell'arte della prepotenza che non aveva piu` ne` il tempo ne` le capacita` per pescare, finendo per vivere solo col pesce sottratto alle sue vittime. E poi altri avevano cominciato a coalizzarsi per superare in prepotenza il singolo...
Insomma la situazione s'era complicata oltremodo, nessun pescatore poteva piu` vivere come avrebbe voluto, ne` fare attendibili progetti per il proprio futuro; e poi il risultato netto di tutte quelle risorse dedicate alla prepotenza era una carenza di pescato... un'artificiosa media di carestia.
Allora un genio propose la politica: "Perche` invece di accopparci a vicenda non ci organizziamo stabilendo delle regole? Se non altro avremmo il vantaggio di poter progettare un futuro ed avere molte piu` chance di viverlo... al limite rinunciamo al tartufo".
L'idea fu apprezzata ma la situazione era talmente complicata che molti si sentivano decisamente piu` portati per la pesca e finirono per delegare ad altri l'attivita` politica. Naturalmente coloro che dedicavano molto tempo alla politica dovevano avere di che sfamarsi anche quando non pescavano... Allora si stabili` un principio...
Ciascuno provi a fare, secondo le regole, cio` per cui si sente piu` utile alla comunita`, e sia per tanto ricompensato, a patto che tutti abbiano di che vivere.
Col tempo, e dopo dure prove, il sistema si oriento` verso un'organizzazione in cui c'era chi giudicava se chi amministrava lo faceva rispettando le leggi di chi legiferava.
Solo che approfittando della complessita` dei problemi coloro che legiferavano cominciarono a sfornare regole per garantire a se stessi molto piu` dell'equivalente del pesce che non avevano piu` tempo di pescare. Inoltre, limitando la possibilita` degli elettori di votare per persone di propria fiducia, riuscivano spesso a non farsi rimuovere dal ruolo di legislatori.
Alcuni pescatori elettori si resero conto di cio` e si trovarono costretti a correre ai ripari, impiegando su questioni politiche parte del loro tempo, a scapito della pesca. Ma la maggior parte continuo` a disinteressarsi di tutto cio` che non riguardava direttamente il loro lavoro... fino al giorno in cui si ritrovarono disoccupati.
Il sistema si sarebbe potuto considerare ancora funzionale al proprio scopo se nonostante la disoccupazione fosse valso il patto "tutti abbiano di che vivere"; ma qualcuno sentenzio`: "Bisogna guadagnarsi da vivere lavorando".
Allora il Pescatore penso` fra se` e se`... Ma come? All'inizio lavoravo abbastanza per godere del diritto di vivere... poi per evitare di scannarci abbiamo messo su 'sto sitemino... abbiamo delegato a specialisti la gestione della politica per farlo funzionare al meglio... s'erano proposti promettendo che il sistema avrebbe provveduto direttamente o indirettamente a che tutti avessero di che vivere... e adesso mi venite a dire che se non ho sostentamento e` colpa mia?
La storiella non ci dice se il Pescatore ha optato per il vaffanculo a tutti coloro che dovevano far funzionare al meglio il sistema e invece si sono fatti i cazzi propri oppure se, per sopravvivere, ha ricominciato ad accoppare i rivali... come faceva quando non era illegale!
Io spero almeno che abbia riflettuto sul mio ultimo post dell'anno scorso...
http://nopartisan.blogspot.com/2008/12/guerra-o-pace.html