E` d'uopo (come diceva Toto`) considerare che se la benzina viene venduta a 1,35 euro al litro a tale prezzo viene anche comprata! Ma se noi consumatori siamo disposti, ciascuno col suo bravo compromesso, a comprarla a quel prezzo perche` i distributori dovrebbero venderla ad un prezzo piu` basso?
Cioe`, se anche nell'immediato il prezzo "alla pompa" si riducesse per effetto di una minore accisa nell'arco di poco tempo esso tornerebbe ai suoi livelli "di mercato"; l'equivalente del minore prelievo fiscale finirebbe nelle tasche dei distributori e/o delle compagnie petrolifere.
Posso capire che uno che torna a casa stanco dal lavoro, con i problemi di bilancio familiare che lo assillano, possa non approfondire l'analisi del problema e pensare che una diminuzione dell'accisa gli faccia risparmiare soldi.
Posso anche capire che Capezzone, nonostante tali analisi sia tenuto ad approfondirle, giunga alla conclusione che e` piu` conveniente sostenere pubblicamente la stessa cosa.
(http://www.decidere.net/2007/08/caro-benzina-pr.html)
Quello che non capisco e` perche` l'Istituto Bruno Leoni si sia allineato con tale proposta.
(http://brunoleoni.servingfreedom.net/Files/Tabelle-Benzina.pdf)
C'e` da pensare seriamente che sia io a sbagliarmi... ma dov'e l'errore nel mio ragionamento?
Dov'è l'errore nn lo so, comnque se uno è veramente liberale gli sta bene che i soldi finsicono nelle tasche dei disributori e/o produttori. Chi invece crede nell'economia di stato gli deve star bene che i prezzi dipendono da tanti fattori politici, p.e. per diminuire l'inquinamento.
RispondiEliminaFregarsene di tutto questo e curare i propri sponsors è invece molto BIPARTISAN!