Mieli ci svela l'
intenzione di fondo del nostro "amministratore di condominio", cioe` la classe dirigente politica (con complicita` piu` o meno cosciente dei dirigenti d'impresa approssimativamente proporzionale ai rispettivi redditi), che dopo aver amministrato contro l'"interesse dei condomini" pretende di tappare le conseguenti falle di bilancio tramite la
vendita dei "beni condominiali".
Be', puo` succedere che chi viene in vari modi delegato ad amministrare qualcosa finisca per comportarsi come ne fosse il padrone... ma sappiamo tutti che e` sbagliato... e se non c'e` altro modo per impedirglielo va
esautorato.
quello che hai scritto è molto vago, mieli è stato più netto , ma sono daccordo con te!
RispondiElimina