domenica 16 ottobre 2011

Roma 2011

Una classe dirigente non puo` governare un paese contro la volonta` della popolazione. Non potrebbe farlo neanche se le sue tesi fossero "giuste" figuriamoci se puo` farlo quando esse sono smentite dalla storia.

Una classe dirigente che governa un paese contro la volonta` della popolazione potrebbe trovarsi centinaia di migliaia di persone che la contestano per le vie della capitale, com'e` proprio diritto, e in certe circostanze persino dovere. Allora sara` difficile che nell'obbligo di tutelare quel diritto riesca, al contempo, ad impedire l'azione di anche pochi infiltrati violenti senza mettere a repentaglio la sicurezza di chi prepone all'ordine pubblico.
Violenza che si manifesta contro la citta`, contro i diritti dei suoi abitanti; ma, alla fine, anche contro la voce di un popolo che si riconosce in quelle centinaia di migliaia giunte li` pacificamente da ogni angolo del paese.

Qualcuno ritiene che quel "difficile" equivalga, nella pratica, ad un "impossibile"...
Non so se sia vero, o se e` stato vero ieri a Roma, ma allora perche` non si smette di governare il paese contro la volonta` della popolazione?

sabato 20 agosto 2011

Esautorazione


Mieli ci svela l'intenzione di fondo del nostro "amministratore di condominio", cioe` la classe dirigente politica (con complicita` piu` o meno cosciente dei dirigenti d'impresa approssimativamente proporzionale ai rispettivi redditi), che dopo aver amministrato contro l'"interesse dei condomini" pretende di tappare le conseguenti falle di bilancio tramite la vendita dei "beni condominiali".

Be', puo` succedere che chi viene in vari modi delegato ad amministrare qualcosa finisca per comportarsi come ne fosse il padrone... ma sappiamo tutti che e` sbagliato... e se non c'e` altro modo per impedirglielo va esautorato.