lunedì 6 settembre 2010

Cane investe uomo... di responsabilita`

A proposito d'insensatezza nella legge... come nel post precedente (Bollino rosso) ecco un altro caso in cui di fronte all'incapacita` di dar seguito ad un "buon proposito" il legislatore di turno approda a norme la cui consistenza intellettuale e` a dir poco vergognosa, per certi versi paragonabile a quella di cui ridiamo quando leggiamo la storia di taluni capricciosi sovrani. (Ridiamo perche` per fortuna non siamo noi soggetti ai loro capricci, ma quando l'"inconsistenza intellettuale" pervade la nostra vita, attraverso pessime formulazioni di legge, allora c'e` poco da ridere.)

Questa volta lo spunto di approfondimento e` la multa ad un automobilista colpevole di non aver prestato soccorso ad una vittima del suo comportamento stradale...
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/09/03/visualizza_new.html_1787136682.html
Per l'aspetto che voglio analizzare non e` rilevante sapere se si tratta di un automobilista scellerato oppure di uno prudente che, pur rispettando tutte le leggi, ha finito per procurare un grave danno a qualcun altro, violando il codice della strada solo successivamente, per omissione di soccorso.
E` significativo invece che la vittima sia un animale diverso dall'uomo; la notizia, del resto, e` stata sottolineata dai media proprio in quanto risulta essere la prima volta che in Italia si infligge una multa per omissione di soccorso nei confronti di un cane.

Credo al mondo ci siano poche cose che necessitano di definizioni condivise quanto ne necessita la legge. E laddove non si tratti di comuni definizioni matematiche, meravigliosamente condivise ovunque, si tratta di un linguaggio verbale, in questo caso l'italiano. Ecco quindi i significati del termine "animale" (al Treccani se ne dovrebbero intendere, ah ah ah!)...
http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/A/VIT_III_A_005789.xml
Talvolta, di alcune parole, esistono significati strettamente legali o giuridici, a loro volta condivisi in quanto "esplicitati a parte" dagli specialisti del settore, che maggiormente se ne servono; ma a quanto pare non e` questo il caso.

Risulterebbe che la multa in questione si basa sull'articolo 189 comma 9-bis del codice della strada; comma di recente emanazione che cosi` stabilisce...
"L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o piu` animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente e` punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1559. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o piu` animali d'affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo precedente e` soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a euro 311."

Animali d'affezione, da reddito o protetti... Spero esista da qualche parte un documento ufficiale che spieghi come si fa a capire, mentre si e` alla guida, quali animali rientrino in tale categorizzazione.
Ci rientrano i ricci? Ed i ratti? Ed il criceto sfuggito al controllo (e all'"affetto") del bambino? Ci rientra l'anatra allontanatasi dall'aia? Il coniglio? Sono gli automobilisti preparati per distinguerli dai loro simili selvatici? Ci sono test, nell'esame per la patente di guida, relativi a questo "scrupoloso" nuovo comma?
Ma anche se fossimo tutti preparati su questa categorizzazione resterebbe la vergognosa (intellettualmente) grossolanita` con cui il legislatore introduce una discriminazione fra animali secondo la stessa psicologia che nell'uomo conduce alla discriminazione razziale (cosiddetta), e di privilegio sociale.

E non e` tutto. C'e` poi l'ipocrisia di fondo di quelle leggi che prevedono rigorose pene senza che il legislatore si sia preoccupato di essere altrettanto rigoroso nella formulazione... ben sapendo che il "buon proposito" di partenza, valido per la propaganda, sarebbe stato del tutto disatteso per la loro inapplicabilita` pratica.
Ne e` un esempio il fatto che all'automobilista in questione non e` stato contestato quanto previsto dall'articolo 544ter del codice penale...
"Chiunque, per crudelta` o senza necessita`, cagiona la lesione ad un animale ovvero ... o ... o ... o ... e` punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3000 a 15000 euro."
Che vuol dire "senza necessita`"? Se uno schiaccia inavvertitamente una pantegana, con l'automobile, non c'e` crudelta`, ma neanche necessita`... Allora dove sono tutti i procedimenti penali relativi ai ratti, che si notano di tanto in tanto, spiaccicati sull'asfalto?
Possibile che chi ha sufficiente sensibilita` da voler riconoscere diritti agli animali sia poi cosi` razzista da non considerare tali ratti, pesci ed insetti?