Roma 2011
Una classe dirigente non puo` governare un paese contro la volonta` della popolazione. Non potrebbe farlo neanche se le sue tesi fossero "giuste" figuriamoci se puo` farlo quando esse sono smentite dalla storia.
Una classe dirigente che governa un paese contro la volonta` della popolazione potrebbe trovarsi centinaia di migliaia di persone che la contestano per le vie della capitale, com'e` proprio diritto, e in certe circostanze persino dovere. Allora sara` difficile che nell'obbligo di tutelare quel diritto riesca, al contempo, ad impedire l'azione di anche pochi infiltrati violenti senza mettere a repentaglio la sicurezza di chi prepone all'ordine pubblico.
Violenza che si manifesta contro la citta`, contro i diritti dei suoi abitanti; ma, alla fine, anche contro la voce di un popolo che si riconosce in quelle centinaia di migliaia giunte li` pacificamente da ogni angolo del paese.
Qualcuno ritiene che quel "difficile" equivalga, nella pratica, ad un "impossibile"...
Non so se sia vero, o se e` stato vero ieri a Roma, ma allora perche` non si smette di governare il paese contro la volonta` della popolazione?