martedì 25 settembre 2007

Non capisco ma capisco

Non capisco, da un po' di tempo a questa parte i media parlano di rapimenti di militari. Ricordo di quel ragazzo israeliano rapito da un'organizzazione palestinese... un militare.
Anche solo in Europa, quanti ragazzi militari hanno subito una dura prigionia nel secolo scorso? Ecco appunto, nel secolo scorso, quando ci si riferiva alle guerre con il termine guerra; quando catturare un militare significava farlo prigioniero, no rapirlo.
Come fanno ad uniformarsi cosi` bene nel riferire in modo distorto la realta`?

Capisco la differenza tra subire il rapimento di un connazionale civile e la cattura di un connazionale militare. Un militare, oltre il fatto che ha scelto determinati rischi, e` sempre depositario di qualche informazione che, se rivelata al nemico, mette a rischio lo schieramento di appartenenza.
Se poi ti catturano addirittura qualcuno del SISMI diventa purtroppo di secondaria importanza, da un punto di vista militare, che torni a casa vivo... quello che conta veramente e` che resti "a disposizione" del nemico per il minor tempo possibile.
Checche` se ne dica in Afghanistan il punto di vista e` militare.