domenica 8 giugno 2008

Aldo, Giovanni e Giacomo (@work)

Aldo, Giovanni e Giacomo sono operai specializzati di una piccola azienda.
Lavorano circa 1800 ore l'anno e nelle annate in cui gli affari vanno bene non si fanno grossi problemi, vanno dal padrone e pretendono in premio parte degli utili non reinvestiti in azienda; si` insomma, quelli che si sarebbe volentieri intascato lui per intero.

Veramente la prima volta c'e` voluta la minaccia di un prolungato sciopero per convincerlo ma nelle occasioni successive e` stato tutto piu` facile...
Il titolare dell'azienda, infatti, e` uno di quelli che ha ben chiaro il rapporto domanda/offerta. Se tutti gli operai adatti e disponibili "sul mercato" lavorano gia` per lui non ha alcuna possibilita` d'imporre le proprie condizioni perche` mandando a quel paese anche uno solo di essi pregiudicherebbe la produzione. Il suo ragionamento e` che finche` intravede, nel lungo periodo, la possibilita` di sostenere una buona media di utili puo` permettersi di cedere alle richieste dei dipendenti.
Diverso sarebbe se la prospettiva fosse di rimetterci, solo in quel caso preferirebbe chiudere.

Certo ci sono anche momenti difficili per tutti i protagonisti della nostra storia, come quando e` il mercato a determinare un calo di produzione.
Aldo, Giovanni e Giacomo, preoccupandosi di accedere a tutte le informazioni necessarie, lo sanno bene e in una infelice annata hanno ridotto le proprie ore di lavoro a 1200, con conseguente diminuzione di reddito del 33%... una bella botta!

Ma proprio in quell'occasione al padrone viene un'idea che mette in atto alla successiva situazione di crisi...
Trovandosi nuovamente nella necessita` di ridurre il monte ore annuo da 5400 a 3600 licenzia Giacomo (che tra l'altro dei tre era quello che gli stava piu` antipatico) e convince Aldo e Giovanni di come sia per loro vantaggiosa l'operazione, in quanto restano a pieno reddito pur nella condizione di scarsa produzione. Loro sentono puzza di bruciato ma non battono ciglio.

Man mano che l'opportunita` di produzione torna a crescere Aldo e Giovanni si trovano a fare parecchie ore di straordinario e per il titolare tornano anche gli utili; ma quando i due si cimentano in una nuova rivendicazione hanno un'amara sorpresa. Infatti Giacomo, poveraccio, pur di guadagnare qualcosa (e non senza un certo spirito di vendetta) e` disposto a lavorare a paga oraria dimezzata... Ed ora Aldo e Giovanni, temendo che il padrone sostituisca uno di loro con Giacomo, se ne stanno a testa bassa ed accettano tutte le condizioni.
Adesso sanno che avrebbero fatto meglio ad opporsi al licenziamento di Giacomo quando ancora potevano vincere la vertenza.

Morale della favola...
E` vero che lavorando di meno si guadagna di meno ma se lo si fa a favore dell'occupazione si mantiene un potere contrattuale che permette di soddisfare sostenibili rivendicazioni e quindi, nel lungo periodo, conviene anche economicamente.

Ecco perche`, al contrario, Confindustria ed un Governo che non disdegna lo sfruttamento dei lavoratori incentivano gli straordinari... Quale imprenditore non gradirebbe, con leggi che glielo agevolano, intascarsi anche l'equivalente delle rivendicazioni sostenibili?

4 commenti:

Alessandro Tauro ha detto...

Complimenti davvero per l'esempio! Hai spiegato con una semplicità impressionante un tema che ogni organo di informazione rende ogni giorno più complesso e incomprensibile per la popolazione nazionale...
Si è parlato di straordinari senza che nessuno abbia sollevato obiezioni in merito alle conseguenze di una tale scelta politica.

Approfitto per chiederti se posso richiamare questo tuo post sul mio blog tramite linkaggio, perché vale davvero la pena dargli un'occhiata!

Alberto Orioli ha detto...

Grazie Alessandro.

Ritieniti libero di usare il materiale che trovi su questo blog come meglio credi.

Anonimo ha detto...

se il motto per il fisco è pagare tutti per pagare meno quello per l'occupazione è lavorare meno per lavorare tutti!

Anonimo ha detto...

Mi piace questo concetto delle rivenricazioni sostenibili. Cioè il sindacato non può chiedere ciò che il sustema non può dare ma deve usare tutti gli strumenti necessari per smontare la furbzia dell'azienda.